Dr. Tomatis
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Tomatis ha reso più ricca la vita di centinaia di migliaia di persone.

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Il dottor Tomatis ha posato le fondamenta di una nuova scienza multidisciplinare chiamata Audio-Psico-Fonologia (APF). Essa spiega “perché il modo come noi ascoltiamo” ha un’influenza profonda sulla maggior parte delle manifestazioni del nostro essere. All’inizio degli anni ’50 del secolo scorso il dottor Tomatis scopri anche che i  Problemi d’Ascolto sono alla base di molti problemi di apprendimento.

Il dottor Tomatis non solo scoprì le cause profonde dei problemi di apprendimento, ma sviluppò ance una tecnica molto efficace per  aiutarli. Grazie a queste sue rivoluzionarie scoperte ha reso più ricca la vita di centinaia di miglia di bambini e adulti. 

 

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Dr. Alfred A. Tomatis

Il Dr. Alfred A. Tomatis nacque a Nizza (Francia) il 1° gennaio 1920 e morì a Carcassonne il 25 dicembre 2001. All’età di 11 anni Tomatis si trasferì a Parigi dove in seguito prese la laurea in Medicine e si specializzo in Otorinolaringoiatria. Dopo la seconda guerra mondiale iniziò a studiare gli effetti del rumore sul posto di lavoro. Quello che scoprì era di importanza straordinaria. Alcuni pensano che le sue scoperte avrebbero meritato il premio Nobel. I segno di riconoscimento per le sue scoperte venne nominato in Cavaliere della Salute Pubblica in Francia nel 1951 e successivamente a Bruxelles, nel 1958, ricevette la Medaglia d’Oro per la Ricerca Scientifica.. 

Tomatis ha scritto 14 libri, numerosi articoli scientifici e molti testi di lezioni e conferenze tenute in molte parti del mondo.. In italiano sono stati tradotti 13 dei 14 libri. Allegata potete trovare la bibliografia in italiano.

Durante gli anni, Tomatis ha trattato molte persone famose. Molte di loro hanno volute mantenere l’anonimato, ma alcuni di essi hanno parlato pubblicamente del loro lavoro con Tomatis. Tra di loro Maria Callas, Romy Schneider e Gerard Depardieu. Tomatis ha insegnato il suo metodo a molti professionisti che attualmente operano in vearie parti del mondo. Nella sezione indirizzi potete trovare le coordinate di mlti centri e studi professionali che lo applicano. 

 

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Le Tre Leggi di Tomatis

Effettuando una ricerca su persone sottoposte a rumore costante, Tomatis scoprì che le frequenze che,a causa del trauma acustico, venivano perse nell’udito, si ritrovavano ad essere notevolmente attenuate o assenti nella voce. Questa scoperta venne in seguito provata dal professore Raoul Husson nei Laboratori di Fisiologia delle Funzioni dell’Università della Sorbona di Parigi e ad essa fu dato il nome di Effetto Tomatis. che fu oggetto di due comunicazioni, una all’Accademia delle Scienze e una all’Accademia di Medicina di Parigi: ”l’apparato fonatorio riesce ad emettere le frequenze che l’apparato uditivo riesce a percepire”  Chiameremo questa la prima legge di Tomatis. Vedremo più avanti che le implicazioni di questa legge molto semplice andranno molto lontano.

Tomatis amava effettuare esperimenti per le su ricerche. Una volta, tramite dei filtri elettronici riusci a non far sentire ad un cantante alcune frequenze della sua voce. Quasi immediatamente la voce del cantante si deteriorò: le “frequenze bloccate” erano sparite dalla voce. Basandosi su questa e su altre osservazioni Tomatis postulò la sua seconda legge: se modifichiamo il modo di ascoltare di una persona, la sua voce cambia.

Un’altra interessante osservazione che Tomatis fece fu la seguente: alcuni cantanti d’opera sviluppavano una sordità professionale danneggiando il loro orecchio cantando ad alto volume e per molto tempo e come conseguenza di ciò la loro voce si deteriorava. Più specificatamente, questi cantanti sviluppavano una sordità nelle frequene sopra i 2000 Hertz, precisamente nella zona di frequenze più utilizzata nel canto.

Il padre di Tomatis, lui stesso famoso cantante lirico, inviava al figlio colleghi con problemi di voce, fornendo contemporaneamente soggetti per le sue ricerche che approdarono alla conclusione che la sordità professionale, che i cantanti si procuravano con la loro stessa voce, quando il danno non era ancora organico, era dovuto ad uno stato di flaccidità che si era creato nei muscoli dell’orecchio medio, di modo che il suono non arrivasse in maniera così forte all’orecchio interno. Che meraviglioso meccanismo di difesa! Se questo era il caso, si può ripristinare l’ascolto di una persona (e di conseguenza la voce) allenando questi muscoli (terza legge di Tomatis). Tutti sappiamo che per rinforzare i muscoli bisogna allenarli. Ma come fare per allenare I muscoli più piccolo del corpo e in più non direttamente raggiungibili?  

Dopo molti esperimenti, Tomatis trovò che questi due muscoli potevano essere allenati facendo ascoltare alla persona della musica tramite un apparecchio che veniva acceso e spento continuamente. In questo modo i muscoli si tendevano e si rilassavano in continuazione. Il prototipo utilizzava una vecchia macchina da cucire per accendere e spegnere il suono. Più tardi si accorse che i progressi potevano essere più rapidi se la musica invece di essere alternativamente accesa e spenta veniva fatta passare alternativamente tra due canali, uno dei quali amplificava le basse frequenze e l’altro le alte frequenze.  Tomatis chiamò questo sistema “BASCULA”. Questa è una delle funzioni, probabilmente la più importante, della macchina che lui sviluppò chiamata Orecchio Elettronico.

 

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Ascolto e Apprendimento

Il collegamento con l’apprendimento arrive quando Tomatis realizzò che ogni lingua usa in maniera predominante un diverso range di frequenze.  Per esempio il francese utilizza principalmente frequenze tra 1000 e 2000 Hertz. L’orecchio francese perciò è abituato a selezionare e distinguere più facilmente dentro questo intervallo. Gli Inglesi sono abituati ad ascoltare maggiormente le frequenze tra i 2000 e i 12000 Hertz. Il loro orecchio non è abituato ad effettuare un’analisi fine dei suoni francesi e viceversa per i Francesi. Ecco perché per alcune popolazioni è difficoltoso imparare a parlare alcune lingue straniere. Tomatis trovò che era possibile, allenando l’orecchio, abituarlo ad ascoltare i suoni di una lingua straniera e quindi ad impararla più facilmente. In altri termini: per imparare bisogna poter ascoltare. E ciò vale anche per ciò che concerne l’apprendimento in generale, non solo quello di una lingua straniera.

La scoperta che l’ascolto era la chiave dell’apprendimento aprì tutta una nuova area di ricerche. Una delle domande che Tomatis si poneva era: fa una differenza l’orecchio con cui ascolti? La maggior parte delle persone pensa che i due orecchi sono uguali e servono allo stesso scopo. Niente potrebbe essere così lontano dal vero. Tomatis scoprì che le persone che hanno l’orecchio destro dominante, imparano più facilmente. Avendo Tomatis una forte preparazione in neurologia, riusci a capire abbastanza presto perché questo fosse possibile. L’orecchio destro è connesso più direttamente con l’emisfero cerebrale sinistro dove il linguaggio viene eleborato. Questo collegamento è più e più accurato. L’orecchio sinistro è connesso più direttamente con l’emisfero desto, dove il linguaggio non può essere elaborato. Il segnale allora deve passare all’emisfero sinistro via il corpo calloso. Questa non è solo una connessione più lenta ma anche meno affidabile. Nel processo una parte delle frequenze alte viene persa e queste sono una parte importante della chiave di comprensione del linguaggio.

 Per esempio, la  "b"  e la  "p" differiscono soltanto negli armonici superiori e qualcuno che è di orecchio dominante destro rischia di doversi appigliare al contest della frase per capire cosa viene detto. Ciò introduce errori e ritardi. Per questo motivo Tomatis introduce un dispositivo nell’Orecchio Elettronico che permette alla persona  di poter diventare progressivamente dominante con l’orecchio destro e facilitarla nell’apprendimento.

Se l’ascolto è la chiave dell’apprendimento, percepire tutte le frequenze dello spettro uditivo in maniera chiara e bilanciata è ugualmente importante. Basandosi sullo studio di migliaia di test effettuati, Tomatis arrivò alla conclusione che le persone con una “curva d’ascolto ideale” imparano più facilmente di quelle che hanno una curva d’ascolto distorta. (La curva d’ascolto non è la curva uditiva dell’audiometria che misura lo stato fisiologico dell’orecchio. La curva d’ascolto dà un’indicazione di come in realtà vengono accettate le diverse frequenze percepite, evidenziando sottoutilizzi o esaltazioni percettive di queste, che possono portare ad un ascolto non armonioso).

Per migliorare la curva d’ascolto Tomatis pensò di usare la musica attraverso la bascula, però filtrata di certe frequenze. Lasciando passare solo certe frequenze, possiamo allenare in maniera selettiva quelle parti dell’ascolto che hanno bisogno di essere rinforzate. Tomatis aggiunse quindi un nuovo dispositivo all’orecchio elettronico, una serie di filtri elettronici di alta qualità che permettessero di far passare determinate bande di frequenza. Con questo nuovo accorgimento le curve d’ascolto dei pazienti si modificavano più velocemente e così la loro capacità di apprendimento.

Durante tutto questo, Tomatis osservava contemporaneamente qualcosa di molto stupefacente. Le persone non soltanto imparavano meglio, ma avevano anche più energia. Quale poteva essere la spiegazione di ciò? Realizzo che ciò era dato dal fatto che i suoi pazienti iniziavano a percepire meglio le frequenze alte. Nell’orecchio ci sono molte più cellule recettrici per le alte frequenze che per le basse frequenze. Le alte frequenze trasmettono perciò molte più informazioni al cervello, stimolandolo quindi di più. Così, quando percepiamo meglio i toni alti, il cervello risulta maggiormente stimolato e la persona si ritrova ad avere maggiore energia. Tomatis usava dire: gli orecchi sono come una dinamo per il cervello. 

Un altro sorprendente effetto è il miglioramento in genere delle capacità motorie. Per Tomatis questa non era una sorpresa, in quanto la musica basculata stimola quella parte dell’orecchio interno che regola e controlla tutti i nostri movimenti, il vestibolo o organo dell’equilibrio.  Quando l’ascolto è “normalizzato” è facile vedere le persone migliorare le proprie capacità motorie. Molte mamma dicono che i loro figli vanno più facilmente in bicicletta, corrono in maniera meno goffa o vanno meglio sullo skateboard)

 

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Ascoltare col proprio corpo

Come medico otorinolaringoiatra,  Tomatis sapeva che noi ascoltiamo non soltanto con l’orecchio ma anche con il nostro corpo. Le nostre ossa, in particolare, sono degli ottimi conduttori di suono. E’ facile testare ciò ponendo una una forchetta vibrante o meglio ancora un diapason in contatto con il cranio. Si può udire il suono come se arrivasse attraverso le orecchie. Tomatis pensò che se un buon ascolto è il prerequisito per un buon apprendimento, doveva studiare ambedue le modalità di ascolto, quella attraverso l’orecchio e quella attraverso l’osso. Questo lo portò a sviluppare una nuova teoria su come il suono arriva all’orecchio interno:
 
 

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I suoni che arrivano all’orecchio  sono modulati dall’orecchio medio. Alcuni suoni sono amplificati, altri sono smorzati nello sfondo. L’orecchio medio agisce come un portiere. Ciò ci dà la possibilità di focalizzare i suoni che ci interessano.
 

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I suoni captati dalle ossa  vanno direttamente all’orecchio interno, senza passare attraverso il controllo dell’orecchio medio. In questo caso il suono di fondo e la voce dell’insegnante non vengono modulati rendendo difficile la focalizzazione dei suoni e l’attenzione.

Per imparare bene dobbiamo essere capaci di focalizzare bene i suoni. Ciò non è possibile se ascoltiamo in maniera predominante attraverso la via ossea. Per ristabilire la nostra capacità a focalizzare bene i suoni (e quindi a imparare più facilmente), concluse Tomatis, dobbiamo desensibilizzare la conduzione ossea se questa è troppo sensibile. E’ possibile fare ciò applicando la musica basculata direttamente all’osso?  Tomatis dotò l’Orecchio Elettronico di un vibratore che andava a contatto con la parte alta del cranio e testò l’effetto che ciò aveva sul modo di ascoltare delle persone. Ciò che scoprì fu che questo accorgimento desensibilizzava la via ossea , rendendo la via dell’orecchio meno sottomessa a essa, rendendo le persone più facilitate ad ascoltare in maniera prevalente con l’orecchio. I loro problemi di comportamento vennero alleviate e i loro risultati scolastici migliorarono.

 

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A chi si rivolge il Metodo Tomatis?

Il metodo Tomatis di educazione e rieducazione dell’ascolto ha aiutato bambini, adolescenti e adulti con problemi di elaborazione uditiva, dislessia, disturbi dell’apprendimento, deficit dell’attenzione, autismo, disturbi di integrazione sensoriale e difficoltà motorie. Ha inoltre aiutato molte persone a meglio combattere la depressione, anziani a essere più dinamici e nel campo dello sviluppo del potenziale umano si è rivelato utile nel facilitare lo sviluppo di nuovi e più efficaci modelli comunicativi e creatività. Molti cantanti, musicisti e attori hanno trovato e trovano nel metodo Tomatis una tecnica per affinare le loro qualità vocali e strumentali.

I lavori di Tomatis hanno rivoluzionato la nostra comprensione del ruolo svolto dall’orecchio nella nostra vita di tutti i giorni. Grazie a lui, centinaia di migliaia di persone vivono una vita più piena.

 

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